4400 è un telefilm curioso con una storia altrettanto curiosa. Nato dalla mente di Scott Peters e Renè Echevarria, già noti nell'ambiente televisivo per aver posto la propria firma su serie tv quali Star Trek TNG e DSN, Dark Angel, The Outer Limits e Medium, esce negli Stati Uniti in contemporanea al mega-successo-tv-ma-non-proseguito-come-tale Lost e per questo motivo patisce parecchio una messa in secondo, terzo e quarto piano, almeno per i primi tempi. Quando, infatti, gli ascolti di Lost iniziano a precipitare, aumentano quelli di 4400 e il pubblico si accorge di avere davanti un telefilm che merita assai di più del suo "fratello primadonna". Le due serie, però, non hanno molto in comune a parte la contemporaneità della loro prima messa in onda.
4400 è la storia di un gruppo di 4400 persone scomparse da diverse nazioni in diversi periodi tra il 1946 e il 2004, anno in cui è ambientata la prima serie, che ricompaiono tutte improvvisamente sulle sponde del lago ai piedi di Mount Rainier vicino a Seattle, negli Stati Uniti. Messi in quarantena dal governo statunitense, vengono poi rilasciati dietro pressione dello staff che si occupa del loro caso. Ma in breve tempo, tutti si rendono conto che le persone ricomparse non sono le stesse di quando erano sparite. Uno dopo l'altro iniziano a manifestare diversi poteri: chi prevede il futuro, come Maia, una bambina di otto anni scomparsa per prima nel 1946, chi ha poteri di guarigione, chi manipola le menti altrui, chi ha una super-forza. Uno dei ritornati, Jordan Collier, che prima di scomparire era un importante uomo d'affari, una volta tornato decide di impegnarsi su due diversi fronti: dare aiuto a quei ritornati che non hanno più possibilità di reinserirsi nella loro famiglia di origine, o perchè questa nel frattempo non esiste più o perchè la loro condizione è mutata a causa dell'assenza della persona, e far sì che l'opinione pubblica, a causa dei media, non veda i 4400 come dei mostri o come una fonte di pericolo.
Ad indagare sulle storie "paranormali" dei 4400 che manifestano i loro poteri ci sono Tom Baldwin, che è anche lo zio di Shawn Farrel, un ritornato in grado di guarire la gente, e Diana Skouris, che prenderà a cuore le sorti di Maia, la bambina preveggente, e la adotterà dopo che questa verrà riportata indietro dai genitori affidatari proprio a causa dei suoi poteri premonitori. Ad influire sulla storia dei ritornati sarà anche Kyle Baldwin, il figlio di Tom Baldwin, finito in coma la notte del rapimento del cugino con cui si trovava nel momento in cui questi scomparve. Dopo che Shawn lo guarirà facendolo svegliare dal coma, Kyle dapprima non ricorderà assolutamente di essere se stesso, essendo posseduto da un uomo del futuro che al termine della prima serie spiegherà a Tom il motivo del rapimento dei 4400 e il perchè essi sono ritornati, poi verrà posseduto da un altra entità proveniente dal futuro, ma di fazione opposta a quella dei 4400, che lo porterà ad uccidere Jordan Collier per evitare che questi riesca nel suo piano di risvegliare facoltà paranormali latenti in chiunque lo desideri, ritornato oppure no, e per evitare anche che i 4400 salvino il mondo grazie ai loro poteri, che era ciò che l'uomo nel corpo di Kyle aveva annunciato a Tom.
Che questo sia il compito dei ritornati suona un po' strano a molti. Con lo scorrere degli episodi, infatti, veniamo a conoscenza di poteri che si possono definire in qualsiasi modo fuorchè benigni. Tra i ritornati c'è per esempio un uomo scomparso nel 1986 che era già sospettato di essere un feroce serial-killer, che una volta riapparso scopre di avere il potere di manipolare la mente altrui e utilizza questo dono per far commettere ad altre persone i crimini di cui si era macchiato in passato; un altro esempio è una donna che tramite delle veschiche sulle proprie mani è in grado di emettere una tossina che liquefa all'istante gli organi interni di qualsiasi persona presente nell'arco di parecchie decine di metri; o ancora, un venditore che scopre che la propria saliva contiene un enzima che fa -pensa all'inizio- dimagrire, mentre in realtà aumenta a dismisura il metabolismo portando la persona venuta a contatto con questo suo liquido a morire per denutrizione. Di contro, però, moltissimi altri utilizzano il proprio potere per apportare un effettivo miglioramento sulla società, diretto o indiretto. Forse la morale di fondo è che non conta tanto il potere che si possiede quanto l'utilizzo che se ne fa, e a dimostrazione di ciò vi è Shawn, che ha sì il potere di guarire ma anche quello di togliere la vita.
Se nella prima serie il ritmo è lento, lentissimo, e qualcosa inizia a smuoversi solo nel sesto e ultimo episodio di questa serie, dal primo episodio della seconda ad andare avanti il ritmo è incalzante e le storie tengono lo spettatore col fiato sospeso, e la trama inizia a infittirsi. Iniziano a venire a galla dei misteri che vengono man mano sciolti, ma il quadro generale, lo scopo per cui i 4400 sono stati rimandati sulla terra e il modo in cui potranno fare ciò che l'uomo del futuro ha dichiarato, rimane in sospeso, e quando sembra di iniziare a vederci chiaro, interviene sempre qualcosa a confondere le acque. Si sa che ogni personaggio della storia ha uno scopo, lo si percepisce chiaramente, a volte lo si vede con chiarezza. Quale sia effettivamente il suo ruolo, però, non si sa con precisione. Quanta importanza abbia Maia con le sue predizioni, a volte accurate fin nei minimi dettagli; quale sia il ruolo della figlia di due ritornati, Isabelle figlia di Lily e Richard, che già nel pancione della mamma mostra poteri fortissimi quanto minacciosi, e alla fine della seconda serie diviene improvvisamente adulta; quante altre possessioni dovrà subire Kyle e cosa queste lo porteranno a fare; quale sia il vero scopo di Jordan Collier, morto e poi risorto; se gli uomini del futuro abbiano riservato un posto nel decidere gli eventi futuri anche per Tom e Diana, coinvolti coi 4400 sia emotivamente che professionalmente. Non si può sicuramente dire che il mondo creato da Peters ed Echevarria sia monotono.
Richiama fortemente agli X-Files questa serie tv, ma dove là ogni mistero apparentemente paranormale sembrava quasi sempre avere una soluzione logica e razionale, qua è chiaro fin dal principio che molte cose potrebbero mettere fortemente a rischio la concezione di cosa è possibile e cosa no. La dichiarazione di fondo, oltre a quella prettamente moralistica di cui ho parlato più sopra, è che ogni essere umano ha in sè il seme che sviluppa poteri oltre il normale, nascosto in quell'85-90% di parti non utilizzate del nostro cervello e che segnano, come già in "Heroes", il prossimo ipotetico passo dell'evoluzione umana. Rimanda agli X-Files anche la grafica degli episodi, la loro impostazione, la fotografia e molte delle location, nonchè quella presenza minacciosa governativa che di quando in quando fa capolino per influire quasi sempre negativamente sulle sorti dei personaggi della serie.
[Modificato da montselles.com 01/11/2007 21:32]